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LE VOSTRE STORIE

21st Dicembre 2024 · 9'

Ogni storia merita di essere raccontata, specialmente le vostre.
Se desideri condividere la tua storia resta sempre aggiornato con la newsletter di Glovo, troverai il questionario da compilare per partecipare alla selezione per le future interviste.

Nel frattempo puoi leggere le storie di Sergio, Pamela, Federico,Francesco e Pasquale.



Come hai conosciuto Glovo e come mai hai iniziato a collaborare?

Sono un collezionista di abiti appartenenti ad un decennio importante dal punto di vista cinematografico: tra gli anni ‘60 e ‘70. Organizzo infatti spesso eventi e feste a tema per mettere in mostra la mia collezione. Questa passione richiede tempo e flessibilità oraria. Per questo quando un amico mi ha consigliato di iscrivermi a Glovo ho deciso di fare una prova e di iniziare in occasionale. Eccomi qui tre anni dopo: ho aperto la partita iva e collaboro quotidianamente.

Quali sono gli aspetti che preferisci maggiormente in Glovo?

L’esperienza di collaborazione con Glovo mi ha sempre soddisfatto, è un’azienda seria e il lavoro è molto gratificante: facendo lunghe tratte in auto posso consegnare i prodotti dei negozi centrali alle famiglie che vivono in periferia. Dopo tre anni conosco quasi tutti i clienti. Bari è una città a misura d’uomo, e quando si lavora bene le persone sono contente.

Hai una consegna divertente o particolare da raccontarci?

Molte persone in difficoltà utilizzano la piattaforma per ricevere beni di prima necessità. 

Una volta ho consegnato ad una signora invalida la spesa e al momento della consegna mi ha invitato a prendere un caffè. Siamo rimasti insieme a farci  compagnia per un po’. Mi ha detto di essere stato il corriere più gentile che le abbia mai consegnato la spesa. Mi auguro di aver portato un sorriso a chi ne ha veramente bisogno. 

Un’altra consegna particolare è stata quando ho ritirato delle uova di Pasqua dalla nonna per consegnarle ai suoi nipotini.

Sono consegne speciali e molto gratificanti.





Come hai conosciuto Glovo e come mai hai iniziato a collaborare?

Prima di iniziare a collaborare con la piattaforma ho gestito una gelateria in cui ho lavorato per undici anni. Capitava che facessimo le consegne con Glovo e un giorno quindi ho deciso di iscrivermi e provare a farlo anche io.
Mi sono iscritto a ottobre del 2022 e questo giugno ho finalmente aperto la partita iva, mi trovo bene, è un’azienda solida con delle certezze.
Un anno dopo la prima collaborazione ho lasciato il mio primo lavoro perché non riuscivo ad ottenere le stesse sicurezze economiche che avevo con Glovo e ho deciso quindi di diventare corriere “a tempo pieno”.
A volte vorrei poter collaborare più assiduamente, spesso non vedo l’ora che sia l’orario del check-in per scendere e iniziare a consegnare.


Quali sono gli aspetti che preferisci maggiormente in Glovo?
L’aspetto che preferisco maggiormente è sicuramente la flessibilità, poter collaborare in concomitanza con i miei impegni personali essendo papà di tre bambini piccoli. La qualità migliore del mio lavoro è il contatto con i clienti. Ad esempio collaborando l’8 marzo ho consegnato tantissimi mazzi di fiori per le strade di Palermo, la felicità delle persone in questi momenti riempie il cuore di gioia. Anche i bambini, quando ricevono gli ordini sono felici, mi vedono con la giacca e il casco di Glovo e per loro sono un piccolo babbo natale in giallo.
Questo lavoro mi piace talmente tanto che ho convinto persino mio cognato a collaborare con Glovo.


Hai una consegna divertente o particolare da raccontarci?
Durante una festa di compleanno ho consegnato 9 happy meal. Quando i bambini mi hanno visto mi sono corsi incontro per abbracciarmi, è stata una bella sorpresa, di quelle che ti riempiono il cuore di gioia. È proprio una bella realtà.






Come hai conosciuto Glovo?
La mia compagna lavora in un asilo e un suo collega lavora già da anni con Glovo. Essendo part time grazie a Glovo riesce a integrare le entrate del suo lavoro fisso. Dopo che mi ha suggerito questa possibilità ho iniziato ad informarmi e ho effettuato la candidatura.


Come mai hai deciso di diventare rider?
Mia figlia maggiore ha deciso di iniziare il percorso universitario in medicina. Dovendo contare solo sul mio lavoro, mi sono reso conto di non riuscire a contribuire molto al suo progetto: per questo motivo ho deciso di diventare rider. Adesso, grazie al lavoro con Glovo, riesco ad aiutarla con i suoi studi in medicina.
Tutti i miei guadagni di Glovo sono stati utilizzati per mia figlia: per i corsi del test di accesso a medicina, per l’università e anche qualcosina per il regalo dei suoi 18 anni.


Quali sono le qualità che preferisci di Glovo?
Posso gestire il tempo in concomitanza con i miei impegni lavorativi e famigliari.
Io lavoro come operatore ecologico all’AMA durante i turni notturni e mattutini. Ho deciso di non lavorare di pomeriggio per poter dedicare il tempo alle mie figlie e per poterle accompagnare alle loro attività quotidiane.
Glovo mi permette di avere un rientro economico con la flessibilità necessaria per poter svolgere i miei impegni con tranquillità.






Come mai hai deciso di collaborare con Glovo?
A quasi 50 anni dopo una brutta malattia e con un’invalidità permanente non trovavo nessuno che mi assumesse nonostante fossi una categoria protetta.
Ha iniziato prima il mio compagno dopo aver perso il suo precedente lavoro, dopo un po’ mi sono unita anche io, sconfiggendo l’avversione che avevo per la macchina e iniziando a fare le consegne. Ad oggi posso dire che questa decisione mi ha cambiato la vita, non ho più l’ansia.



Quali sono gli aspetti che preferisci in Glovo?
Mi scelgo l’orario di lavoro, se sto male sono vicina a casa e posso rientrare a sistemarmi con tranquillità. Ha cambiato la nostra vita completamente, è proprio divertente, non ho più la depressione.
Spesso se qualcuno ha bisogno o succede qualcosa i miei colleghi chiamano me, abbiamo anche un bellissimo rapporto con molti ristoratori.


Hai avuto qualche consegna particolare?
La gente è particolare, come quelli che lanciano giù dalla finestra la corda con il secchio per farsi mettere dentro la consegna. Un’altra volta durante la festa della donna una cliente mi ha regalato un mazzo di mimose dicendomi: “Ho visto che arrivava una donna e ho pensato di regalartelo”



Oltre ad essere rider di cosa ti occupi?
Io sono anche diventata manager di un tributo a Vasco, il gruppo si chiama Sensazioni Forti di Mirox, in cui canta anche mio marito. Giriamo tantissimo, abbiamo una seconda vita notturna bella impegnativa.






Come mai hai iniziato a collaborare con Glovo?
Prima di iniziare a collaborare con Glovo ero un cuoco, lavoravo in un punto nevralgico di Roma, durante il covid abbiamo dovuto chiudere. Ho dovuto trovare qualcosa da fare perché ero in cassa integrazione.
Mi sono quindi iscritto e ho iniziato a lavorare a fine maggio.
All’inizio non ero convinto ma adesso è diventata una realtà effettiva, collaboro tutti i giorni.



Quali sono gli aspetti che preferisci di consegnare con Glovo?
Si è creata una rete all’interno del gruppo, noi rider usciamo insieme, andiamo a cena e si è creato un bellissimo rapporto. Tutto è iniziato nelle ore diamante eravamo tutti nella stessa zona ad aspettare gli ordini e dopo un po’ abbiamo iniziato a parlare tutti insieme e si è creata una compagnia grande. È capitato anche che fossimo usciti con alcuni lavoratori dei ristoranti.


Hai un progetto personale?
Io sono laureato in scienza gastronomica, e quest’anno ho preso la certificazione sulla sicurezza alimentare.
Ho provato a rifare l’esperienza da cuoco ma dopo il covid la situazione lavorativa è peggiorata, chiedono tanto e danno poco. Con il lavoro da rider riesco a guadagnare quello che mi serve mentre da ristoratore al momento è difficile. Al momento le consegne sono una garanzia di resa economica che mi permette di cercare di rientrare nel mondo gastronomico.



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